DIBUTIL FTALATO ICSC: 0036
Luglio 2002

Estere dibutilico dell'acido 1,2-Benzenedicarbosilico
Di-n-butil ftalato
CAS # 84-74-2 C16H22O4 / C6H4(COOC4H9)2
RTECS # TI0875000 Massa molecolare: 278.3
UN # 3082
EC # 607-318-00-4
EINECS # 201-577-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile.
NO fiamme libere.
Schiuma, polvere anidra, anidride carbonica.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NEBBIE! EVITARE OGNI CONTATTO!

Inalazione
Ventilazione.
Aria fresca, riposo.
Cute
Guanti protettivi.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Occhiali protettivi a mascherina.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. Diarrea. Nausea. Vomito.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere il liquido che fuoriesce in contenitori coperti. Assorbire il liquido restante con vermiculite, sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
Classificazione EU
Simboli: T, N
R: 61-62-50
S: 53-45-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 9
UN gruppo di imballaggio: III
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Codice NFPA: H0; F1; R0;
Transport Emergency Card: TEC (R) - 90GM6-III.
Separato da ossidanti forti. Immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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DIBUTIL FTALATO ICSC: 0036
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO VISCOSO, INCOLORE TENDENTE AL GIALLO , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI FISICI:
Per movimento, agitazione, etc, possono prodursi cariche elettrostatiche.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per combustione producendo fumi tossici e irritanti (anidride ftalica, ICSC 0315) Reagisce con forti ossidanti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 5 mg/m³ come TWA (ACGIH 2001).
MAK: 0.05 ppm 0.58 mg/m³ Categoria limitazione di picco: I(2); Classe di cancerogenicità: 4; Gruppo di rischio per la gravidanza: C (DFG 2009).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione pericolosa dell'aria non sarà raggiunta o lo sarà solo molto lentamente per evaporazione della sostanza a 20°C

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa causare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo umano.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 340°C
Punto di fusione: -35°C
Densità relativa (acqua=1): 1.05
Solubilità in acqua, g/100ml a 25°C: 0.001
Tensione di vapore, kPa a 20°C: < 0.01
Densità di vapore relativa (aria=1): 9.58
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.00
Punto di infiammabilità: 157°C c.c.
Temperatura di auto-accensione: 402°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 0.5 (at 235°C) to about 2.5
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 4.72
DATI AMBIENTALI
La sostanza è tossica per gli organismi acquatici.
NOTE
La scheda è stata aggiornata parzialmente in Aprile 2010: vedi Limiti di Esposizione Professionale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999