ESACLOROETANO ICSC: 0051
Aprile 1993

Percloroetano
Carbonio esacloruro
CAS # 67-72-1 C2Cl6 / Cl3CCCl3
RTECS # KI4025000 Massa molecolare: 236.7
UN #
EINECS # 200-666-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Emette vapori tossici e corrosivi nell'incendio.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE

In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NEBBIE!

Inalazione
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO!
Guanti protettivi.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi
Occhiali protettivi a mascherina,
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. Somministrare carbone attivo in acqua. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori . Raccogliere il residuo con cura. poi trasferire in un posto sicuro.

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Separato da metalli: vedi Pericoli Chimici, e da alimenti e mangimi.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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ESACLOROETANO ICSC: 0051
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI INCOLORI , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento superiore a 300°C producendo fumi tossici e corrosivi, fosgene (vedi ICSC 0007) e acido cloridrico (vedi ICSC 0163). Reagisce violentemente con zinco, polvere di alluminio e sodio. Attacca il ferro in presenza di umidità.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 1 ppm (cute) A3 (cancerogeno riconosciuto per l'animale con rilevanza non nota per l'uomo); (ACGIH 2004). MAK: 1 ppm 9.8 mg/m³ Categoria limitazione di picco: II(2); (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e attraverso la cute per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta molto rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
L'esposizione può portare ad uno stato di incoscienza.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
La sostanza può avere effetto sul fegato e sui reni. L'esposizione molto al di sopra dell'OEL può avere effetti sul sistema nervoso centrale, inducendo tremori e atassia.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di sublimazione: 183-185°C
Densità relativa (acqua=1): 2.1
Solubilità in acqua: insolubile
Tensione di vapore, Pa a 20°C: 53
Densità di vapore relativa (aria=1): 8.2
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.0
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 3.9
DATI AMBIENTALI
Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta ai pesci.
NOTE
L'uso di bevande alcoliche esalta l'effetto dannoso. L'odore è un avvertimento insufficiente di superamento del limite d'esposizione. DA NON UTILIZZARSI in prossimità di fuochi o superfici calde o durante saldature.
La scheda è stata parzialmente aggiornata nell'Aprile del 2005. Vedi la sezione:Limiti di Esposizione Occupazionale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


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(c) IPCS, CEC 1999