TRICLOROETILENE ICSC: 0081
Aprile 2000

1,1,2-Tricloroetilene
Tricloroetene
Etilene tricloruro
Tricloro acetilene
CAS # 79-01-6 C2HCl3 / ClCH=CCl2
RTECS # KX4550000 Massa molecolare: 131.4
UN # 1710
EC # 602-027-00-9
EINECS # 201-167-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile in condizioni particolari. Vedi Note.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE
Prevenire la formazione di cariche elettrostatiche (per es. con messa a terra).
In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NEBBIE! RIGOROSA IGIENE!

Inalazione Vertigine. Sonnolenza. Mal di testa. Debolezza. Nausea. Stato d'incoscienza.
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Cute secca. Arrossamento.
Guanti protettivi.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Occhiali di sicurezzao protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. (Inoltre vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Dare da bere uno o due bicchieri di acqua. Riposo.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Ventilazione. Protezione personale: respiratore con filtro per gas e vapori organici, adatto alla concentrazione aereodispersa della sostanza. Raccogliere il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori sigillabili il più lontano possibile. Assorbire il liquido restante con sabbia o adsorbente inerte e spostare in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
Non trasportare con alimenti e mangimi. Inquinante per l'ambiente marino.
Classificazione EU
Simboli: T
R: 45-36/38-52/53-67
S: 53-45-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: III
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61S1710.
Codice NFPA: H2; F1; R0;
Separato da metalli( Vedi Pericoli Chimici.), basi forti, alimenti e mangimi. Asciutto. Mantenere al buio. Ventilazione lungo il pavimento. Immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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TRICLOROETILENE ICSC: 0081
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO INCOLORE , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria. Per movimento, agitazione, etc, possono prodursi cariche elettrostatiche.

PERICOLI CHIMICI:
A contatto con superfici calde o fiamme questa sostanza si decompone formando . fumi tossici e corrosivi( fosgene, acido cloridrico). La sostanza si decompone a contatto con alcali forti producendo dicloroacetilene , che aumenta il pericolo di incendio. Reagisce violentemente con polveri di metallo quali magnesio, alluminio, titanio, e bario. Si decompone lentamente con la luce in presenza di umidità, con formazione di acido cloridrico corrosivo.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 50 ppm come TWA; 100 ppm come STEL; A5 (non sospetto come cancerogeno per l'uomo);; BEI pubblicato; (ACGIH 2004).
MAK: Classe di cancerogenicità: 1; Gruppo mutageno per le cellule germinali: 3B; (DFG 2007).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi e la cute. Se il liquido viene ingerito, l'aspirazione nei polmoni può portare a polmonite chimica. La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale , causando insufficienza respiratoria. L'esposizione potrebbe provocare attenuazione della vigilanza.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere effetto sul sistema nervoso centrale , causando perdita di memoria. La sostanza può avere effetto sul fegato esui reni (vedi Note). Questa sostanza è probabilmente cancerogena per l'uomo.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 87°C
Punto di fusione: -73°C
Densità relativa (acqua=1): 1.5
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 0.1
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 7.8
Densità di vapore relativa (aria=1): 4.5
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.3
Temperatura di auto-accensione: 410°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 8-10.5
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 2.42
Conducibilità elettrica: 800pS/m
DATI AMBIENTALI
La sostanza è nociva per gli organismi acquatici. La sostanza può causare effetti a lungo termine nell'ambiente acquatico.
NOTE
Miscele combustibili vapore/aria di difficile accensione possono svilupparsi in determinate condizioni. L'uso di bevande alcoliche esalta l'effetto dannoso. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. L'odore è un avvertimento insufficiente di superamento del limite d'esposizione. DA NON UTILIZZARSI in prossimità di fuochi o superfici calde o durante saldature. L'aggiunta di uno stabilizzante o inibitore può modificare le proprietà tossicologiche della sostanza, consultare un esperto. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Ottobre 2004: vedi Limiti di Esposizione Professionale, Classificazione EU, Risposta di Emergenza. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Aprile 2010: vedi Limiti di Esposizione Professionale, Ingestione Primo Soccorso, Immagazzinamento.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999