METIL IDRAZINA ICSC: 0180
Ottobre 2004

Monometilidrazina
MMH
CAS # 60-34-4 CH6N2 / CH3NHNH2
RTECS # MV5600000 Massa molecolare: 46.1
UN # 1244
EINECS # 200-471-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Altamente infiammabile. Molte reazioni possono provocare incendi o esplosioni. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare. NO contatto con strong ossidanti. NO contatto con superfici calde .
Polvere, schiuma alcool-resistente, acqua in grande quantità, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Miscele vapore/aria sono esplosive. Rischio di incendio ed esplosione a contatto con ossidanti e ossidi metallici.
Sistemi chiusi, ventilazione, materiale elettrico e impianto di illuminazione antideflagranti.
In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua. Combattere l'incendio da una posizione riparata.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Sensazione di bruciore. Tosse. Nausea. Vomito. Labbra o unghie blu. Cute blu. Vertigine. Mal di testa. Respiro affannoso. Difficoltà respiratoria. Convulsioni. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO! Arrossamento. Ustioni cutanee. Dolore. (Inoltre vedi Inalazione).
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Prima sciacquare con abbondante acqua, poi rimuovere i vestiti contaminati e sciacquare ancora. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Arrossamento. Dolore. Gravi ustioni profonde.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Crampi addominali. Sensazione di bruciore. Shock o collasso. (Inoltre vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Dare abbondante acqua da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Consultare un esperto! Protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi.

Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN Rischi supplementari: 3 and 8
UN gruppo di imballaggio: I
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61GTFC-I. Codice NFPA: H4; F3; R2;
A prova di fuoco. Separato da ossidanti forti, acidi forti, ossidi metallici, materiali porosi, alimenti e mangimi.
Asciutto. Ben chiuso. Mantenere sotto gas inerte.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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METIL IDRAZINA ICSC: 0180
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO IGROSCOPICO INCOLORE ,CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI FISICI:
Il vapore si miscela bene con aria, si formano facilmente miscele esplosive.

PERICOLI CHIMICI:
Può esplodere per riscaldamento o a contatto con ossidi metallici. La sostanza può accendersi spontaneamente al contatto con aria e materiali porosi quali terra, asbesto, legno o stoffa. La sostanza si decompone per combustione producendo gas tossici e corrosivi contenenti ossidi di azoto.
La sostanza è un forte agente riducente e reagisce violentemente con ossidanti con pericolo d'incendio. La sostanza è una base medio forte.Essa reagisce violentemente con acidi forti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 0.01 ppm come TWA;
(cute);
A3 (cancerogeno riconosciuto per l'animale con rilevanza non nota per l'uomo); (ACGIH 2004). MAK: valore non definito ma i dati sono disponibili; assorbimento cutaneo;
sensibilizzazionecutanea;
(DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori , attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta molto rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' corrosiva per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso centrale, sul
fegato esul
sangue , causando disfunzione epatica e formazione di metaemoglobina. L'esposizione molto superiore all'OEL può portare alla morte. Gli effetti possono essere ritardati. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
La sostanza può avere effetto su fegato e sul sangue , causando danni epatici e la formazione di metaemoglobina. E' possibile che questa sostanza sia cancerogena per l'uomo.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 87.5°C
Punto di fusione: -52.4°C
Densità relativa (acqua=1): 0.87
Solubilità in acqua: miscibile
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 4.8
Densità di vapore relativa (aria=1): 1.6
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.03
Punto di infiammabilità: -8.3°C c.c.
Temperatura di auto-accensione: 196°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 2.5-97
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: -1.05
Temperatura critica (NOT sulla scheda): 312°C
DATI AMBIENTALI
La sostanza è tossica per gli organismi acquatici.
NOTE
In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. In caso di avvelenamento con questa sostanza è necessario uno specifico trattamento; devono essere disponibili mezzi opportuni e relative istruzioni. NON portare a casa abiti da lavoro. Risciacquare abbondantemente con acqua gli abiti contaminati (pericolo d'incendio).
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
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