ACIDO SOLFORICO ICSC: 0362
Ottobre 2000

Acido solforico 100%
Olio di vetriolo
CAS # 7664-93-9 H2SO4
RTECS # WS5600000 Massa molecolare: 98.1
UN # 1830
EC # 016-020-00-8
EINECS # 231-639-5
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Molte reazioni possono provocare incendi o esplosioni. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO contatto con sostanze infiammabili. NO contatto con combustibili.
NO acqua. In caso di incendio nell'ambiente circostante: polvere, AFFF, schiuma, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Rischio di incendio ed esplosione. a contatto con base(i),
sostanze combustibili,
ossidanti,
agenti riducentio
acqua.

In caso di incendio: raffreddare i fusti, ecc., bagnandoli con acqua ma evitare il contatto della sostanza con l'acqua.
ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NEBBIE! EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Corrosivo. Sensazione di bruciore. Mal di gola. Tosse. Difficoltà respiratoria. Respiro affannoso. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Corrosivo. Arrossamento. Dolore. Vesciche. Gravi ustioni cutanee.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Corrosivo. Arrossamento. Dolore. Gravi ustioni profonde.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Corrosivo. Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Shock o collasso.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Consultare un esperto! Evacuare l'area pericolosa! NON adsorbire con segatura o altri adsorbenti combustibili. Protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi. Nota: B
Classificazione EU
Simboli: C
R: 35
S: (1/2-)26-30-45
Classificazione UN
UN classe di rischio: 8
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 80S1830 or 80GC1-II+III. Codice NFPA: H3; F0; R2; W
Separato da sostanze infiammabili e riducenti, ossidanti forti, basi forti, alimenti e mangimi,
materiali incompatibili.
Vedi Pericoli Chimici. Può immagazzinare in contenitori di acciaio inossidabile. Immagazzinare in un'area con pavimento in cemento, resistente alla corrosione.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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ACIDO SOLFORICO ICSC: 0362
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO IGROSCOPICO INCOLORE,
OLEOSO , SENZA ODORE.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza è un forte ossidante e reagisce violentemente con materiali combustibili e riducenti.. La sostanza è un acido forte, reagisce violentemente con le basi e è corrosiva con i più comuni metalli forma gas infiammabili/esplosivi (Idrogeno - vedi ICSC 0001). Reagisce violentemente con acqua e sostanze organiche con sviluppo di calore. (Vedi Note). Al riscaldamento si formano fumi (o gas) tossici o irritanti (ossidi di zolfo).

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 1 mg/m³ come TWA,
3 mg/m³ come STEL;
acido solforico contenuto in nebbie di acidi forti inorganici A2 (cancerogeno sospetto per l'uomo); (ACGIH 2004). MAK: (Frazione inalabile) 0.1 mg/m³;
Categoria limitazione di picco: I(1); Classe di cancerogenicità: 4; Gruppo di rischio per la gravidanza: C; (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente per nebulizzazione.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
Corrosivo. La sostanza e' molto corrosiva per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. Inalazione di aerosol di questa sostanza può causare edema polmonare (vedi Note).

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
I polmoni possono essere danneggiati per un'esposizione ripetuta o prolungata a aerosol di questa sostanza. Pericolo di erosioni dentali per ripetute o prolungate esposizioni ad aerosol di questa sostanza. Vapori di acidi inorganici forti contenenti questa sostanza sono cancerogeni per l'uomo.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione (con decomposizione) 340°C
Punto di fusione: 10°C
Densità relativa (acqua=1): 1.8
Solubilità in acqua: miscibile
Tensione di vapore, kPa a 146°C: 0.13
Densità di vapore relativa (aria=1): 3.4
DATI AMBIENTALI
La sostanza è nociva per gli organismi acquatici.
NOTE
I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione medica. Non aggiungere MAI acqua a questa sostanza; per soluzioni o diluizioni aggiungerla sempre lentamente all'acqua. Altri numeri UN: UN1831 Acido solforico, fumante, classe di rischio 8, rischio sussidiario 6.1, gruppo di imballaggio I; UN1832 Acido solforico, esausto, classe di rischio 8, gruppo di imballaggio II.
La scheda è stata parzialmente aggiornata in Ottobre 2005.
Vedi le sezioni: Limiti di Esposizione Occupazionale, Risposta di Emergenza.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999