CLOROTRIFLUOROMETANO ICSC: 0420
Ottobre 1995

CFC 13
Monoclorotrifluorometano
Trifluorometil cloruro
CAS # 75-72-9 CClF3
RTECS # PA6410000 Massa molecolare: 104.5
UN # 1022
EINECS # 200-894-4
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Il riscaldamento provocherà aumento di pressione con rischio di esplosione.
NO contatto con superfici calde .

ESPLOSIONE

In caso di incendio: mantenere fredde le bombole ecc., bagnandole con acqua.
ESPOSIZIONE


Inalazione Stato confusionale. Vertigine. Mal di testa.
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute AL CONTATTO CON IL LIQUIDO: CONGELAMENTO.
Guanti isolanti dal freddo.
IN CASO DI CONGELAMENTO: sciacquare con abbondante acqua, NON rimuovere i vestiti.
Occhi (Vedi Cute).
Occhiali protettivi a mascherina, visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione


RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
In caso di un ampio sversamento, protezione personale: indumento protettivo munito di autorespiratore. Ventilazione. MAI gettare acqua direttamente sul liquido.
Classificazione UN
UN classe di rischio: 2.2
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 20G2A.
A prova di fuoco se all'interno di un edificio.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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CLOROTRIFLUOROMETANO ICSC: 0420
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
GAS LIQUEFATTO INCOLORE , CON ODORE CARATTERISTICO.

PERICOLI FISICI:
Il gas è più pesante dell'aria. e può accumularsi negli strati inferiori causando una carenza di ossigeno.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per combustione o a contatto con superfici calde producendo fumi tossici e corrosivi, contenenti acido cloridrico, acido fluoridrico e fosgene. Incompatibile con alcune polveri di metalli (alluminio, zinco e berillio).

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV non definito.
MAK: 1000 ppm, 4300 mg/m³; Categoria limitazione di picco: II(8); Gruppo di rischio per la gravidanza: D; (DFG 2006).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Causa una perdita il gas può causare asfissia abbassando il contenuto di ossigeno nell'aria di ambienti chiusi.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza può determinare effetti sul sistema cardiovascolare , causando ridotta funzionalità. L'esposizione potrebbe provocare attenuazione della vigilanza. Vedi Note.

PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: -81.4°C
Punto di fusione: -181°C
Densità relativa (acqua=1): 1.3
Solubilità in acqua: insolubile
Densità di vapore relativa (aria=1): 3.6
DATI AMBIENTALI
Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta all'impatto sullo strato di ozono.
NOTE
Elevate concentrazioni in atmosfera determinano carenza di ossigeno con rischio di perdita di conoscenza o morte. Controllare il contenuto di ossigeno prima di entrare nell'area. Il medico deve prestare particolare attenzione ai medicinali usati nelle cure per gli effetti che il composto determina sul ritmo cardiaco. DA NON UTILIZZARSI in prossimità di fuochi o superfici calde o durante saldature. Arcton 13, FCC 13, Freon 13, Frigen 13, Genetron 13 e Isceon 13 sono nomi commerciali. La scheda è stata parzialmente aggiornata nell'Ottobre 2005. Vedi le sezioni: Limiti di Esposizione Occupazionale, Risposta di Emergenza. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Luglio 2007; vedi Limiti di Esposizione Occupazionale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999