DIETILAMMINA ICSC: 0444
Novembre 2008

N,N-Dietilammina
N-Etiletanammina
Dietammina
CAS # 109-89-7 C4H11N / (C2H5)2NH
RTECS # HZ8750000 Massa molecolare: 73.1
UN # 1154
EC # 612-003-00-X
EINECS # 203-716-3
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Infiammabile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare.
Polvere, schiuma alcool-resistente, acqua in grande quantità, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Miscele vapore/aria sono esplosive.
Sistemi chiusi, ventilazione, materiale elettrico e impianto di illuminazione antideflagranti. NON utilizzare aria compressa per riempire, versare o trattare.
In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua. Combattere l'incendio da una posizione riparata.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Mal di gola. Tosse. Respiro affannoso. Sensazione di bruciore retrosternale. Difficoltà respiratoria. I sintomi possono presentarsi in ritardo (vedi Note).
Sistema chiuso e ventilazione.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento. Dolore. Vesciche. Gravi ustioni cutanee.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Primo sciacquare con acqua per almeno 15 minuti, quindi rimuovere i vestiti contaminati e sciacquare ancora Sottoporre immediatamente all'attenzione del medico .
Occhi Arrossamento. Dolore. Ustioni.
Occhiali protettivi a mascherina, Visiera e protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Sciacquare con abbondante acqua (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente). Sottoporre immediatamente all'attenzione del medico.
Ingestione Sensazione di bruciore in gola e nel petto. Dolore addominale. Diarrea. Vomito. Shock o collasso.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Sottoporreimmediatamente all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Evacuare l'area pericolosa! Protezione personale: tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore. Rimuovere tutte le sorgenti di accensione. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. NON eliminare in fognatura. Ventilazione. Raccogliere il liquido che fuoriesce in contenitori sigillabili di plastica. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi.
Classificazione EU
Simboli: F, C
R: 11-20/21/22-35
S: (1/2-)3-16-26-29-36/37/39-45
Classificazione UN
UN classe di rischio: 3
UN Rischi supplementari: 8
UN gruppo di imballaggio: II
Classificazione GHS
Pericolo
Liquido e vapori facilmente infiammabili
Nocivo se ingerito
Tossico a contatto con la pelle
Nocivo se viene inalato
Provoca ustioni della pelle e gravi lesioni oculari
Può irritare le vie respiratorie
Nocivo per gli organismi acquatici
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 30S1154 or 30GFC-II.
Codice NFPA: H3; F3; R0;
A prova di fuoco. Separato da ossidanti forti, acidi forti, sostanze organiche, alimenti e mangimi. Freddo. Ben chiuso. Immagazinare solo nel contenitore originale. Immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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DIETILAMMINA ICSC: 0444
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
LIQUIDO INCOLORE , CON ODORE PUNGENTE.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a distanza.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per forte riscaldamento o per combustione producendo fumi tossici contenenti ossidi di azoto. La sostanza è una base medio forte. Reagisce con forti ossidanti, acidi e composti organici causando pericolo di incendio e esplosione. Attacca metallo, alcune forme di plastica, gomma e rivestimenti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 5 ppm come TWA, 15 ppm come STEL (cute) A4 ( non classificabile come cancerogeno per l'uomo); (ACGIH 2008).
EU OEL: 5 ppm come TWA, 10 ppm come STEL (EU 2002).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta molto rapidamente per evaporazione della sostanza a 20°C .

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' corrosiva per gli occhi, la cute e il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. L'inalazione può causare polmonite. L'esposizione ad elevate concentrazionipuò portare a grave tumefazione della gola. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
I polmoni possono essere danneggiati per un'esposizione ripetuta o prolungataal vapore. La sostanza può avere effetto sui denti , causando erosione dentale.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 55.5°C
Punto di fusione: -50°C
Densità relativa (acqua=1): 0.7
Solubilità in acqua: miscibile
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 25.9
Densità di vapore relativa (aria=1): 2.5
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1.4
Punto di infiammabilità: -28°C c.c.
Temperatura di auto-accensione: 312°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 1.8-10.1
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 0.58
DATI AMBIENTALI
La sostanza è nociva per gli organismi acquatici.
NOTE
I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione medica. Si deve prevedere l'immediata somministrazione di una appropriata terapia inalatoria da parte di un medico o personale da lui/lei autorizzato. NON portare a casa abiti da lavoro.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999