ACETATO FENILMERCURICO ICSC: 0540
Dicembre 2000

Fenil acetato di mercurio(II)
Acetato fenilmercurico
Acetossifenilmercurio
PMA
CAS # 62-38-4 C8H8HgO2 / CH3COOHgC6H5
RTECS # OV6475000 Massa molecolare: 336.7
UN # 1674
EC # 080-011-00-5
EINECS # 200-532-5
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Infiammabile.
NO fiamme libere, NO scintille e NON fumare.
Polvere, spruzzo d'acqua, schiuma, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Particelle finemente disperse formano miscele esplosive in aria.
Prevenire la deposizione di polvere; sistema chiuso, attrezzature elettriche e illuminazione a prova di esplosione di polvere.

ESPOSIZIONE
RIGOROSA IGIENE!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Tosse. Mal di testa. Difficoltà respiratoria. Respiro affannoso. Mal di gola. Sensazione di bruciore.
Ventilazione (no se in polvere), aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute PUO' ESSERE ASSORBITO! Arrossamento. Ustioni cutanee. Dolore. Vesciche.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico .
Occhi Arrossamento. Dolore. Vista offuscata. Gravi ustioni profonde.
Visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Diarrea. Nausea. Shock o collasso. Vomito.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Rimuovere tutte le sorgenti di accensione. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. poi trasferire in un posto sicuro. Tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi. Ad alto rischiocome inquinante per l'ambiente marino.
Classificazione EU
Simboli: T, N
R: 25-34-48/24/25-50/53
S: (1/2-)23-24/25-37-45-60-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61G63b.
Codice NFPA: H3; F1; R0;
Separato da ossidanti e alimenti e mangimi. Freddo. Asciutto. Ben chiuso. Mantenere in un locale ben ventilato.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

GUARDA LE INFORMAZIONI IMPORTANTI NEL RETRO
ACETATO FENILMERCURICO ICSC: 0540
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
POLVERE CRISTALLINA BIANCAO BIANCO-GIALLOGNOLA, INODORE IGROSCOPICA.

PERICOLI FISICI:
In forma pulverulenta o granulare, è possibile l'esplosione della polvere miscelata con aria.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per combustione producendo vapori tossici di mercurio ed ossidi di mercurio. Reagisce con forti ossidanti.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV (come Hg): 0.1 ppm; come TWA (cute) (ACGIH 1999).
MAK: (composti organi di Hg) assorbimento cutaneo (H); sensibilizzazione della cute (Sh); Classe di cancerogenicità: 3B (DFG 2006).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente. per nebulizzazione.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' corrosiva per gli occhi, la cute ed il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. La sostanza può determinare effetti sui reni , causando danni renali. Gli effetti possono essere ritardati. Vedi Note. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea. La sostanza può avere effetto sul sistema nervoso e reni , causando disturbi nervosi e danni renali.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione: 148-153°C
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 0.44
Tensione di vapore, Pa a 25°C: 0.016
Densità di vapore relativa (aria=1): 11.6
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1
Punto di infiammabilità: 37.8°C c.c.
DATI AMBIENTALI
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta alla qualità dell'acqua ealla contaminazione del suolo. Può esserci bioaccumulo di questa sostanza chimica nei pesci, nei crostacei ed uccelli. Durante il normale uso questa sostanza viene rilasciata nell'ambiente. Tuttavia si deve porre una grande attenzione per impedire ogni rilascio aggiuntivo, per esempio per smaltimento non appropriato.
NOTE
I limiti di esplosività non sono noti in letteratura, sebbene la sostanza sia combustibile con un punto di infiammabilità < 61°C. I sintomi di danno renale non si manifestano prima di poche ore dopo. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. NON portare a casa abiti da lavoro. Cerosol, Cosan, Gallotox, Liquiphene, Mersolite, Nylmerate, Riogen, Scutl, Tag Fungicide, Tag-HL-331 sono nomi commerciali. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Agosto 2007: vedi Limiti di Esposizione Professionale.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999