ARGENTO ICSC: 0810
Ottobre 1997

"Argentium"
C.I. 77820
CAS # 7440-22-4 Ag
RTECS # VW3500000 Massa atomica: Atomic mass: 107.9
UN #
EINECS # 231-131-3
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile eccetto che come polvere.


ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!

Inalazione
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo.
Cute
Guanti protettivi.
Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi
Occhiali di sicurezza, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie se in presenza di polvere.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.

RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori ; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Separato da ammoniaca, soluzioni concentrate di acqua ossigenata, acidi forti.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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ARGENTO ICSC: 0810
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
METALLO BIANCO DIVENTA SCURO PER ESPOSIZIONE A OZONO, SOLFURO DI IDROGENO O ZOLFO.

PERICOLI CHIMICI:
Composti sensibili agli urti sono formati con acetilene. Reagisce con acidi causando pericolo di incendio. Il contatto con una forte soluzione di acqua ossigenta può portare ad una violenta decomposizione con formazione di ossigeno gassoso. Il contatto con ammoniaca può formare composti che sono esplosivi in ambiente secco.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV (metallo): 0.1 mg/m³ (ACGIH 1997). MAK: 0.1 mg/m³; (1996).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente quando disperso.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
L'inalazione di elevate quantità di vapori di argento metallico può causare danneggiamento ai polmoni con edema polmonare.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
La sostanza può causare un scolorimento grigio-blu degli occhi, del naso, della trachea e della cute (argiria/argirosi).
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 2212°C
Punto di fusione: 962°C
Densità relativa (acqua=1): 10.5
Solubilità in acqua: insolubile
DATI AMBIENTALI
Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta agli organismi acquatici.
NOTE

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
ITALIA VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
TLV calcolato sulle 8 ore:
0,1 mg/m³;
ai sensi del D.Lgs.2 Febbraio 2002, N° 25.

NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999