PIPERAZINA (anidra) ICSC: 1032
Maggio 2003

Antiren
1,4-Diazacicloesano
1,4-Dietilenediammina
Dietileneimmina
Esaidropirazina
CAS # 110-85-0 C4H10N2
RTECS # TK7800000 Massa molecolare: 86.14
UN # 2579
EC # 612-057-00-4
EINECS # 203-808-3
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.
NO fiamme libere.
Polvere, schiuma alcool-resistente, spruzzo d'acqua, anidride carbonica.
ESPLOSIONE Oltre 65°C possono formarsi miscele vapore/aria esplosive.
A temperature superiori a 65°C usare un sistema chiuso,ventilazione.

ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! EVITARE OGNI CONTATTO!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Sensazione di bruciore. Tosse. Mal di gola. Respiro affannoso. Difficoltà respiratoria. Dispnea.
Evitare inalazione di polvere.
Ventilazione, aspirazione localizzata, o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Posizione semi eretta. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Ustioni cutanee. Dolore. Vesciche.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. Sottoporre all'attenzione del medico.
Occhi Arrossamento. Dolore. Gravi ustioni profonde.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Sensazione di bruciore. Dolore addominale. Nausea. Vomito. Mal di testa. Debolezza. Convulsioni. Shock o collasso.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Ventilazione. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori coperti; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. (Protezione personale: tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore.)
Classificazione EU
Simboli: C
R: 34-42/43-52/53
S: (1/2-)22-26-36/37/39-45-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 8
UN gruppo di imballaggio: III
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 80GC8-II+III. Codice NFPA: H3; F2; R1;
Separato da acidi forti, ossidanti forti, anidridi acide,
alimenti e mangimi,
metalli.
Asciutto. Ben chiuso.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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PIPERAZINA (anidra) ICSC: 1032
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI IGROSCOPICI INCOLOREO
SCAGLIE BIANCHE , CON ODORE PUNGENTE.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone per combustione producendo gas tossici e corrosivi,
contenenti ossidi di azoto.
La soluzione in acqua è una base medio forte. Reagisce con anidridi acide,
acidi fortie
forti ossidanti,
causando pericolo di incendio. Attacca molti metalli formando gas infiammabile/esplosivo (idrogeno-vedi ICSC 0001).

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
Mak: sensibilizzazione del tratto respiratorio e della cute (Sah); (DFG 2002). Vedi Note.
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Non può essere fornita alcuna indicazione circa la velocità con cui si raggiunge una contaminazione dannosa nell'aria per evaporazione della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' corrosivo per gli occhi la cute e il tratto respiratorio. Corrosivo per ingestione. Inalazione di sostanza può causare edema polmonare (vedi Note). La sostanza può determinare effetti sul sistema nervoso , causando ridotta funzionalitàe
stato di incoscienzaquando ingerito in grande quantità.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea. Esposizioni ripetute o prolungate per inalazione possono causare asma.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di ebollizione: 146°C
Punto di fusione: 106°C
Densità: 1.1 g/cm3
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 15
Tensione di vapore, Pa a 20°C: 21
Densità di vapore relativa (aria=1): 3
Densità relativa della miscela aria/vapore a 20°C (aria=1): 1
Punto di infiammabilità: 65°C
Temperatura di auto-accensione: 320°C
Limiti di esplosività, vol % in aria: 4-14
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: -1.17
DATI AMBIENTALI
Questa sostanza può essere pericolosa nell'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta a pesci.
NOTE
I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione medica. Chiunque abbia avuto sintomi di asma causata dal contatto con questa sostanza, dovrebbe evitare ogni ulteriore contatto. I sintomi dell'asma spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione da parte medica. NON portare a casa abiti da lavoro. Valore MAK non definito, ma è disponibile tutta la documentazione (MAK IIb).
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
ITALIA VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
TLV calcolato sulle 8 ore:
0,1 mg/m³;
TLV breve termine:
0,3 mg/m³;
ai sensi del D.Lgs.2 Febbraio 2002, N° 25.

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