N-FENIL-1-NAFTILAMMINA ICSC: 1113
Marzo 1998

N-(1-Naftil)anilina
N-Fenil-alfa-naftilammina
CAS # 90-30-2 C16H13N / C10H7NHC6H5
RTECS # QM4500000 Massa molecolare: 219.30
UN #
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Combustibile. Libera fumi (o gas) tossici o irritanti in combustione.
NO fiamme libere.
Polvere, spruzzo d'acqua, schiuma, anidride carbonica.
ESPLOSIONE

In caso di incendio: mantenere freddi i fusti, ecc., bagnandoli con acqua.
ESPOSIZIONE
EVITARE OGNI CONTATTO!

Inalazione Labbra o unghie blu. Cute blu. Stato confusionale. Convulsioni. Vertigini. Mal di testa. Nausea. Stato d'incoscienza.
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute ASSORBIMENTO!
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Occhi
Visiera.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente) poi contattare un medico.
Ingestione (Vedi Inalazione).
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Protezione personale: filtro speciale adatto alla concentrazione aereodispersa della sostanza. Raccogliere la sostanza sversata in contenitori sigillabili. Raccogliere il residuo con attenzione, poi trasportare in un posto sicuro. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente.

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Ben chiuso. Immagazzinare in un'area senza tombini o accesso alle fogne. Provvedere al contenimento di reflui da spegnimento di incendio.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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N-FENIL-1-NAFTILAMMINA ICSC: 1113
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI DA BIANCHI A DEBOLMENTE GIALLASTRI.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone. Alla combustione producendo fumi tossici contenenti ossidi di azoto.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV non definito.
MAK: IIb (non definito ma sono disponibili i dati) sensibilizzazione della cute (Sh); (DFG 2009).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol, attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
Non può essere fornita alcuna indicazione circa la velocità con cui si raggiunge una contaminazione dannosa in aria per evaporazione della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza può determinare effetti sul sangue , causando formazione di metaemoglobina. Gli effetti possono essere ritardati. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione:62-63°C
Densità relativa (acqua=1):1.2
Solubilità in acqua:insolubile
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 4.2
DATI AMBIENTALI
La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. Può esserci bioccumulo di questa sostanza chimica nei pesci.
NOTE
In funzione del grado di esposizione, si suggeriscono esami clinici periodici. In caso di avvelenamento con questa sostanza è necessario uno specifico trattamento; devono essere disponibili opportuni mezzi e relative istruzioni. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Novembre2008: vedi Limiti di Esposizione Professionale, Immagazzinamento. La scheda è stata aggiornata parzialmente in Aprile 2010: vedi Limiti di Esposizione Professionale, Rimozione di un versamento.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
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