TETRACLORURO DI PLATINO ICSC: 1145
Aprile 1997

Cloruro di platino (IV)
CAS # 13454-96-1 PtCl4
RTECS # TP2275500 Massa molecolare: 336.9
UN #
EINECS # 236-645-1
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Libera fumi (o gas) tossici o irritanti in combustione.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE!

Inalazione Tosse Mal di gola
Aspirazione localizzata o protezione delle vie respiratorie.
Aria fresca, riposo Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento
Guanti protettivi
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone.
Occhi Arrossamento. Dolore.
Occhiali di sicurezza.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente) poi contattare un medico.
Ingestione
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro
Risciacquare la bocca. Indurre il vomito (SOLO A PERSONE COSCIENTI). Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Raccogliere la sostanza sversata in contenitori; se è opportuno preumidificare per evitare la dispersione di polvere. (Protezione personale straordinaria: respiratore con filtro P3 per particelle tossiche.)

RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO

Separato da ossidanti forti.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

GUARDA LE INFORMAZIONI IMPORTANTI NEL RETRO
TETRACLORURO DI PLATINO ICSC: 1145
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
POLVERE ROSSO-MARRONE O CRISTALLI.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza si decompone al riscaldamento o alla combustione producendo fumi tossici (cloro). Reagisce con forti ossidanti .

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: (come Pt) 0.002 mg/m³ come TWA;
(ACGIH 2004). MAK: IIb (non definito ma sono disponibili i dati) sensibilizzazione del tratto respiratorio e della cute (Sah); (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione di polveri fini e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle in aria può tuttavia essere raggiunta rapidamente.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi, la cute e il tratto respiratorio.

PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione (con decomposizione):370°C
Densità relativa (acqua=1):4.3
Solubilità in acqua, g/100ml a 25°C: 58.7
DATI AMBIENTALI

NOTE
La scheda è stata parzialmente aggiornata nell'Aprile del 2005. Vedi la sezione:Limiti di Esposizione Occupazionale, Classificazione EU, Risposta di Emergenza.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999