ARSENIATO DIBASICO DI SODIO ICSC: 1208
Marzo 1999

Sale disodico dell'acido arsenico
Arseniato di disodio
Idrogeno arseniato di disodio
CAS # 7778-43-0 AsHNa2O4 / HNa2AsO4
RTECS # CG0875000 Massa molecolare: 185.9
UN # 1685
EC # 033-005-00-1
EINECS # 231-902-1
TIPO DI RISCHIO / ESPOSIZIONE RISCHI ACUTI / SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO / MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO Non combustibile. Nella combustione libera fumi (o gas) tossici o irritanti.

In caso di incendio nell'ambiente circostante: utilizzare appropriati mezzi antincendio.
ESPLOSIONE


ESPOSIZIONE
PREVENIRE LA DISPERSIONE DELLA POLVERE! EVITARE OGNI CONTATTO! EVITARE L'ESPOSIZIONE DI DONNE IN GRAVIDANZA!
IN OGNI CASO CONSULTARE UN MEDICO!
Inalazione Tosse. Mal di testa. Difficoltà respiratoria. Mal di gola. Debolezza. Vedi Ingestione.
Sistema chiuso e ventilazione.
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.
Cute Arrossamento. Dolore.
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre all'attenzione del medico .
Occhi Arrossamento. Dolore.
Visiera o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.
Ingestione Dolore addominale. Sensazione di bruciore retrosternale e nella bocca. Diarrea. Vomito.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.
Risciacquare la bocca. Somministrare carbone attivo in acqua. Indurre il vomito (SOLO A PERSONE COSCIENTI!). Sottoporre all'attenzione del medico.
RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO IMBALLAGGIO E ETICHETTATURA
Tuta di protezione da composti chimici munita di autorespiratore. NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. Aspirare il materiale sversato. Raccogliere il residuo con cura, poi trasferire in un posto sicuro.
Imballaggio infrangibile; posizionare gli imballaggi fragili in contenitori infrangibili chiusi. Non trasportare con alimenti e mangimi. Inquinante per l'ambiente marino. Nota: A, E
Classificazione EU
Simboli: T, N
R: 45-23/25-50/53
S: 53-45-60-61
Classificazione UN
UN classe di rischio: 6.1
UN gruppo di imballaggio: II
RISPOSTA DI EMERGENZA IMMAGAZZINAMENTO
Transport Emergency Card: TEC (R) - 61GT5-II.
Separato da acidi, alimenti e mangimi.
Provvedere al contenimento di reflui da spegnimento di incendio. Ben chiuso.
IPCS
International
Programme on
Chemical Safety
Preparata nel contesto della cooperazione tra l'International Programme| on Chemical Safety & la Commissione della Comunità Europea (c) IPCS, CEC 1999

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ARSENIATO DIBASICO DI SODIO ICSC: 1208
DATI IMPORTANTI
STATO FISICO: ASPETTO:
CRISTALLI INCOLORE, TENDENTI AL BIANCO O POLVERE.

PERICOLI CHIMICI:
Si formano fumi tossici per riscaldamento. Reagisce con acidi generando gas tossico Arsina (vedi ICSC 0222).. In presenza di acqua attacca molti metalli quali ferro, alluminio, zinco, rilasciando fumi tossici di Arsenico e Arsina.

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: (come As) 0.01 mg/m³;
A1 (cancerogeno riconosciuto per l'uomo); BEI pubblicato;
(ACGIH 2004).
MAK: Classe di cancerogenicità: 1; Gruppo mutageno per le cellule germinali: 3A; (DFG 2004).
VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi aerosol, per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:
L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente quando disperso.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:
La sostanza e' irritante per gli occhi,
la cute e il tratto respiratorio.
La sostanza può determinare effetti sul tratto gastrointestinale, sul
sistema cardiovascolare, sul
sistema nervoso centrale, sui
reni , causando grave gastroenterite, perdita di fluidi e electroliti, disordini cardiaci, disfunzione renale, collasso, shock,
e morte.
L'esposizione superiore all'OEL può portare alla morte. Gli effetti possono essere ritardati. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:
Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere effetto sul sistema nervoso periferico, sulla cute, sulle mucose, sul midollo osseo, sui
reni e sul fegato , causando neuropatia, disordini della pigmentatione, perforazione del setto nasale,lesioni alle cellule ematiche,danni renali e cirrosi. Questa sostanza è cancerogena per l'uomo. Test su animali indicano la possibilità per la sostanza di causare malformazioni nei bambini.
PROPRIETÀ FISICHE
Punto di fusione: 57°C
Densità: 1.87 g/cm3
Solubilità in acqua, g/100ml a 15°C: 61
DATI AMBIENTALI
Questa sostanza può essere pericolosa per l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta alla contaminazione della falda profonda, agli organismi acquatici e agli organismi del suolo. Durante il normale uso questa sostanza viene rilasciata nell'ambiente. Tuttavia si deve porre una grande attenzione per impedire ogni rilascio aggiuntivo, per esempio per smaltimento non appropriato.
NOTE
In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici periodici. NON portare a casa abiti da lavoro.
La scheda è stata aggiornata parzialmente in Aprile 2005. Vedi sezioni dei Limiti di Esposizione Occupazionale, Risposta di emergenza. Ottobre 2005: vedi sezione degli Effetti dell'esposizione ripetuta o a lungo termine.

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI


NOTIZIA LEGALE Né la CEC né IPCS e neanche le persone che agiscono per conto della CEC o dell'IPCS sono responsabili per l'uso che verrà fatto di queste informazioni
(c) IPCS, CEC 1999